Medici e Rinascimento. San Lorenzo è la prima cattedrale fiorentina, legata alla storia della città fin dal 393 d.C. Le sue origini coincidono con le origini stesse della comunità cristiana a Firenze. Secondo la tradizione la primitiva basilica, la più antica cattedrale fiorentina, venne consacrata da Sant’Ambrogio nel 393 e dedicata al martire Lorenzo. Di questa iniziale costruzione nulla sembra essere giunto fino a noi. L’imponente basilica che ammiriamo oggi è il frutto del rinnovamento cominciato nel 1418 da Giovanni di Bicci. Capostipite della famiglia Medici. Da allora la chiesa ha legato la sua storia a quella della dinastia di Medici.In seguito la famiglia per più di trecento reggerà le sorti di Firenze e della Toscana. All’interno della chiesa ufficiale della famiglia dei Medici sono stati celebrati matrimoni, battesimi e funerali dei suoi membri. Qui i Medici hanno presenziato alle grandi cerimonie di stato e seppellito fino all’ultima discendente, Anna Maria Luisa. Quello che colpisce di San Lorenzo è il contrasto tra la pietra grezza della facciata esterna e l’armonia dell’interno. Il risultato è la prima chiesa capolavoro del Rinascimento di Filippo Brunelleschi che sarebbe diventata poi un punto di riferimento per tutta l’architettura religiosa successiva.
L’opera che colpisce di più è Lo Sposalizio della Vergine di Rosso Fiorentino, grande opera del Manierismo fiorentino. Poco più avanti, sempre nella parte destra, ci sono La Pala del Sacramento di Desiderio da Settignano e un pergamo in bronzo di Donatello su cui sono splendidamente scolpite scene del Vecchio Testamento. Nella Cappella Martelli, un sarcofago della famiglia Martelli opera di Donatello o della sua bottega e l’Annunciazione Martelli di Filippo Lippi (1450 circa). Sagrestia Vecchia in cui al genio di Brunelleschi si unì quello di Donatello. La Sagrestia ha la forma di un cubo, sormontato da una cupola. La cappella, dedicata a San Giovanni Evangelista, è divisa in 12 spicchi. La volta affrescata riproduce la posizione delle stelle e dei pianeti su Firenze, la notte del 4 luglio del 1442.
Alla passeggiata storica si aggiunge la visita guidata all’interno del mausoleo di famiglia, le Cappelle Medicee, dove riposano membri della dinastia come Cosimo il Vecchio, Lorenzo “il Magnifico” e l’ultima erede la Principessa Anna Maria Luisa. Incluso è anche l’accesso alla Cappella dei Principi e alla Sagrestia Nuova; capolavoro di Michelangelo! Qui si vedono alcuni suoi graffiti da lui disegnati nel periodo in cui si nascondeva proprio dai Medici per paura di una loro vendetta. Un’interessante storia con lieto fine. Per finire, la visita dell’ultima residenza medicea: a Palazzo Pitti visiteremo quella che oggi è la Galleria Palatina che racconta la gloria e il potere dei granduchi e granduchesse, dei loro artisti preferiti, intrighi e gelosie, ambizioni e genialità, lotte senza esclusione di colpi. Qui sono esposti capolavori di Raffaello, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Pontormo e altri illustri artisti del XVI° e XVII° secolo, compresi Artemisia Gentileschi e Caravaggio.
La Biblioteca Medicea Laurenziana è un importante centro di ricerca a livello nazionale e internazionale oltre che meta di turisti attratti dalla bellezza delle strutture. La “Sala di lettura e ingresso della biblioteca” furono progettate da Michelangelo Buonarroti tra il 1524 e il 1534. Prima di accedere alla biblioteca è consigliabile godersi un po’ di tranquillità nei due chiostri adiacenti la Basilica. Il più bello è il chiostro detto “dei Canonici”, con uno splendido loggiato a due piani e un bel giardino. I fabbricati che stanno intorno ai chiostri hanno da sempre svolto la funzione di abitazione dei canonici.